Paul Auster è stato uno dei più significativi scrittori americani degli ultimi decenni. La sua poetica, incentrata sul senso dell’esistenza, sull’angoscia esistenziale e sulla indecifrabilità dei sentimenti umani la possiamo ritrovare anche nelle incursioni che il grande scrittore ha effettuato nel campo del cinema. In tal senso, il film del 1995 intitolato “Smoke” (diretto da Wayne Wang e scritto dallo stesso Auster) rappresenta un passaggio emblematico nella sua storia di intellettuale e artista sempre concentrato nel tentativo di comprendere il mondo anche attraverso il concetto di memoria. In “Smoke” la relazione tra fotografia e cinema gioca un ruolo fondamentale per analizzare il divenire dell’esistenza.
